L’esistenza è fatta di sesso, amore e coscienza.
Un solo canale, una sola identità che ognuna, ognuno, è chiamato ad abbracciare totalmente dentro di sé.
E’ nel vincolo con noi stessi, con la vita e con l’altro che possiamo avere la possibilità di riscattarci dal dolore per trasformarlo in piacere. Dal veleno per trasformarlo in elisir.
Imparare ad accogliere, fluire e lasciar andare è la sfida più grande in questo momento per molte persone, sta accadendo un importante cambio di coscienza che lavora dentro di noi sulla relazione. Più il tuo matrimonio interiore prende vita, più potente è la tua forza iniziatica, ovvero quella straordinaria capacità di innalzare le vibrazioni di luoghi, persone, situazioni.
Qual è lo scotto di tutto questo? Voglio credere che non ci sentiremo sole e soli così a lungo.
Ti invito a leggere questo estratto:
“…Ma quaggiù molte donne continuano a piangere. Più sono vicine alla verità e più soffrono.
Più sono vicine alla verità e più soffrono. Soffrono perché capiscono, soffrono perché sanno, soffrono perché sono sole.
La solitudine pare sia lo scotto che la donna sapiente deve pagare in questo inizio di millennio. Non più messa al rogo, non più tacciata di farsela con il diavolo, ma ancora emarginata, radiata dalla comunità e guardata con sospetto.
Questa donna che avrebbe il mondo intero da donare e potrebbe portare un uomo all’estasi più profonda, a contatto veramente con il divino, bene, questo tipo di donna raramente trova un compagno di avventura che voglia completare il cerchio dell’amore con lei.
Si aggirano solitarie, con passo leggero e danzante, frequentano corsi di yoga, conoscono il reiki, studiano i cicli lunari, conoscono il potere delle pietre e dei fiori. I loro occhi sono sempre luminosi, giovani e freschi. La loro età anagrafica va dai trenta ai sessanta anni, ma, in realtà, nessuna di loro ha un’età ben definita. Il loro vigore è totale, il loro corpo è scattante e la pelle riflette la luce che hanno dentro. Sono donne fatte per amare.
Molti uomini non le vedono neanche presi come sono dalla corsa alla carriera o ai soldi. Quelli più sensibili e attenti, ne sono a volte affascinati, sentono nelle loro viscere il richiamo della Donna che avrebbero sempre voluto incontrare, ma quando le stanno davanti e la vedono risplendere, ne sono intimoriti e si allontanano in silenzio.
Hanno un timore inspiegabile nei suoi confronti, una paura ancestrale e misteriosa. Questi uomini si sentono inadeguati e, pur avendone le capacità, non riescono molto spesso a risalire alla causa primigenia della loro paura, e rimangono paralizzati.
Sarebbe veramente faticoso risalire a ritroso tutta la storia dell’umanità, per ripescare quel primo motivo di incomprensione e ritornare giù, al presente, pieni di comprensione ed amore. Se ne sentono incapaci, e, pur intuendo di perdere qualcosa di importante, qualcosa di stupendo, stanno zitti e si ritirano con visi tristi.”
Tratto da: “La trappola invisibile” di Mirella Santamato.
Con amore, Giulia Mion