Noi siamo fatti dai nostri genitori; attraverso i loro semi, lo sperma e gli ovuli, tutto ciò che loro sono e tutte le memorie che portano con sé nella loro energia sessuale diventano parte del nostro corpo mentale, fisico ed emozionale.
Per questo è normale che ci siano figli che reagiscono come i loro genitori o che si comportano nello stesso modo di fronte a determinati stimoli, anche senza conoscere i loro genitori.
Siamo uno con loro e la loro vita si prolunga attraverso la nostra esistenza; per questo è molto importante conoscere la storia dei nostri genitori e sapere quali carichi siamo condizionati a ereditare da loro, per poter scegliere ciò che vogliamo faccia parte del nostro sistema e ciò che invece non vogliamo, come ad esempio “noi le madri single di questa famiglia” o “nella mia famiglia siamo state tutte abbandonate o violentate o maltrattate”.
Quando questa è l’informazione latente che alberga nella tua energia sessuale, è chiaro che la seguirai, creando e ricreando generazione dopo generazione, dato che il tuo campo sessuale è il tuo campo creativo, è lo spazio dove ciò che si crede, si crea, e se il tuo sistema di credenze è condizionato ed essendo fedele al suo sistema familiare, in cui tutte o tutti della tua famiglia sono questo o quello, la cosa più probabile è che continuerai a perpetuare il nome della tua famiglia senza rompere la tradizione familiare di soffrire e accaparrare il dolore nella tua sessualità.
Quando una donna sceglie se stessa e rompe gli accordi familiari, non sta liberando solo la sua energia sessuale, ma anche le catene delle sue generazioni passate e liberando quelle che verranno.
La vera liberazione sessuale non è metterci quanti più uomini possiamo nel corpo senza essere etichettate con brutti appellativi; la vera libertà sessuale è lasciare tutto questo e “tutti questi che porto dentro di me come se fossero me” e lasciare spazio affinché solo IO e la MIA VITA abitiamo in questa energia sessuale.
Vorrei chiudere con la condivisione di un semplice pratica che facciamo in classe in modo che l’informazione non rimanga solo nella tua mente ma che invece diventi parte di te.
– Invocare la presenza delle nostre antenate.
-Sentire in quale parte di noi risuonano la loro vita e le loro credenze.
– Visualizzarle una ad una davanti a noi e guardandole negli occhi, restituire nelle loro mani ciò che è loro che porti dentro di te e non ti appartiene.
-Per chiudere, scrivere una lettera d’addio ai tuoi antenati ringraziandoli per tutto quello che ti hanno dato e liberandoli con questa gratitudine e onore. Lasciando sempre in chiaro che quelle erano le loro scelte e lezioni di vita, ma che tu oggi scegli di vivere in modo diverso.
-Per aprire lo spazio al nuovo: scrivere una lettera di benvenuto al tuo utero e in essa, alla tua libertà sessuale.
Sajeeva Sonia Hurtado
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